I prezzi di un allarme per la casa senza fili

Quando decidiamo di installare un antifurto per la casa, la prima cosa che facciamo è chiederne il prezzo. Quasi senza informarci sul funzionamento, sui singoli dispositivi da montare, orientiamo la nostra scelta in base al costo.

Non sempre è la decisione giusta, specialmente se cerchiamo affidabilità in un antifurto. Non vogliamo demonizzare i prodotti economici, ma dobbiamo iniziare a fare dei distinguo, per capire quale sia il giusto prezzo da spendere per un allarme che faccia il suo lavoro.

Gli antifurti per le abitazioni si distinguono a grandi linee per tre fasce di prezzo: gli economici, quelli dal prezzo medio ed i professionali. Non facciamo distinzioni sulla produzione in Cina perchè ormai tutti i compinenti sono MADE IN CHINA. In fondo anche Apple produce lì, quindi ci sono prodotti e prodotti cinesi: quelli buoni e meno buoni. Possono essere acquistati i famosi kit allarme che montiamo da soli, oppure farli installare da tecnici professionisti.

Analizziamo il prezzo per componente di un antifurto senza o con filo.

La centralina: è il cuore del sistema. Un buon 30% del prezzo finale di un antifurto wireless se ne v per questo componente. Quelle economiche costano circa 200 euro, le professionali dai 500 ai 700 euro. Ad esempio Daitem, marca di fascia alta, ha in catalogo modelli senza combinatore Gsm a 600 euro, mentre un filino più basso è il profilo di Tecnoalarm e Bentel.


I sensori: fondamentali. A cosa servono ne abbiamo già parlato. I sensori volumetrici vengono installati sia internamente che esternamente. Quelli esterni, i perimetrali, coprono i muri, oppure finestre e porte finestre contro il passaggio di malintenzionati. Installati spesso a coppia creano un fascio a raggi infrarossi che se attraversato fa scattare l'allarme. Quelli da interno costano di meno: non hanno la protezione contro agenti atmosferici come pioggia e neve e sono più protetti contro lo scasso. Un buon sensore da esterno arriva a costare anche 200 euro. Se dobbiamo coprire 10 zone dobbiamo moltiplicare questa spesa x 10. 
Quelli da interno costano di meno, ce la caviamo con 70-80 euro per un prodotto medio. La differenza tra un buon prodotto e un prodotto economico sono i falsi allarmi. Se il vostro antifurto scatta al passaggio di un gatto o quando vola una foglia non va bene.


Le telecamere: se volete telecontrollare anche una zona avete bisogno di telecamere di videosorveglianza. I modelli economici costano un centinaio di euro scarso, le telecamere professionali almeno 500-1000 euro l'una. La differenza la fa la luminosità, i sensori che la fanno lavorare di notte e la risoluzione della ripresa. Si collegano quasi tutte in maniera wireless ad un router ed inviano immagini e video via web. Con il sensore di movimento incorporato si attivano ed inviano una mail quando passa qualcuno nell'area sorvegliata.

I contatti magnetici: si mettono sulle finestre. Costano molto poco e fanno il loro lavoro, Dai 10 ai 40 euro. Sono contatti che se vengono allontanati inviano un impulso di allarme alla centralina. Ci sono anche sensori antiscasso da mettere alle porte che si attivano quando qualcuno colpisce la porta.

Telecomandi: servono per attivare e disattivare un allarme. Sono delle vere e proprie chiavi per l'antifurto e comandano la centralina. Sui 50-70 euro a telecomando.

Installazione e prova: di solito la mano d'opera è una voce importante nella spesa per un antifurto senza fili. Dipende però dalla complessità dell' antifurto. Quelli wireless sono più semplici da installare, se vogliamo quelli via filo la cosa si fa complicata. Ci sarà da mettere canaline, fare tracce, stendere cavi. Potremo spendere anche 1000-2000 euro per questi lavori.

Prezzo finale: un kit di allarme con centralina, tre sensori interni volumetrici, tre contatti magnetici per finestre e un sensore perimetrale esterno costa mediamente 1200-1500 euro. Per aggiungere altri componenti potete fare voi il prezzo finale, il costo di ognuno ora lo conoscete.

I sensori doppia tecnologia da esterno

I punti deboli delle nostre case, uffici e negozi sono la porta principale d'ingresso, ma soprattutto vetrate e finestre, è da qui che possono entrare malintenzionati. Bisogna proteggerle da qualsiasi tipo di intrusione, per fare ciò abbiamo bisogno dei sensori perimetrali da esterno, meglio se a doppia tecnologia.

Cosa sono:
si presentano come piccole scatolette in cui c'è una piccola finestra in plastica opaca. E' da qui che parte un fascio di raggio o raggi ad infrarossi che fa scattare un allarme sulla rilevazione di movimento della luce e del calore. I sensori doppia tecnologia da esterno lavorano sia in con i raggi infrarossi passivi(PIR) sia con le microonde. Ciò presenta il duplice vantaggio di rilevare una massa in movimento che emette calore. Si evitano così i falsi allarmi dovuti ad un aumento o una diminuzione del calore, da una luce improvvisa riflessa, il passaggio di animali come gatti e cani, oppure di foglie che volano davanti al sensore.


Ci sono anche i sensori perimetrali che si installano a coppie e creano una vera e propria barriera di raggi ad infrarossi che se valicata fa scattare l'allarme.

Quando fa molto caldo:
ad alte temperature, sopra i 35 gradi, la sensibilità dei sensori è significativamente ridotta e il rilevamento di calore del corpo umano diventa difficile. Molti sensori a doppia tecnologia da esterno e a doppia frequenza (lavorano sia a 433 che a 868 Mhz) hanno un dispositivo di compensazione automatica che fa crescere la sensibilità al fine di migliorare l'affidabilità della rilevazione.

Dove si possono installare:
sia esternamente che internamente. I primi costano di più perchè devono avere un alto grado di protezione IP contro le intemperie (pioggia, vento, neve, ghiaccio) ed avere dei despositivi antimanomissione e anti jamming. Quindi far scattare l'allarme in caso di tentativo di strappo e di oscuramento con bomboletta spray della finestra del sensore.



E'sempre meglio occultare i sensori esterni. Va bene metterli lungo il muro di cinta o sotto le finestre, lungo i muri perimetrali della casa o sul balcone. Possono anche essere installati singolarmente sulle finestre, sensori a tenda.

Che distanza possono coprire: da pochi metri fino a 100 metri. Dipende anche dalle condizioni atmosferiche. Ovviamente la notte, con la scarsità di luce, la copertura si riduce.

Come comunicano con la centralina: attraverso un segnale wireless. I sensori sono alimentati da pile che durano dai 2 ai 3 anni, in alcuni casi hanno anche un piccolo pannello fotovoltaico per ricaricarsi durante il giorno.

I prezzi: quelli interni partono da 30-50 euro circa, quelli da esterno in doppia tecnologia costano circa 100-200 euro ogni unità.

Le marche migliori: Optex, Bentel, Daitem, Duevi, Tecnoalarm.

Antifurti DAITEM, prezzi e cataloghi

Daitem è un'azienda che fa parte del gruppo tedesco e francese della Hager, il primo produttore di sistemi di allarme in Europa ed il terzo al mondo. In Italia il suo catalogo è distribuito dalla Atral. Iniziamo subito col specificare che si tratta di prodotti di fascia alta, al top della categoria degli antifurti. Le centraline, senza combinatore Gsm, hanno un prezzo che parte da 600 euro mentre per un sensore rilevatore ad infrarossi si spendono non meno di 200 euro. Questo per farvi degli esempi e per capire che cifre dobbiamo spendere per un impianto completo.

In catalogo l'azienda ha due linee di prodotti, Primera ed Unico. Si tratta di componenti che lavorano tutti in doppia frequenza, twin band, senza fili e sono "animal sense" ovvero riescono a non creare falsi allarme in caso di passaggio di animali come cani e gatti. Il sistema Twin Power permette di far funzionare l'antifurto anche senza corrente e con batterie scariche grazie alla soluzione della doppia pila al litio. Daitem distribuisce anche le telecamere di sorveglianza della Logitech, di prima fascia, e quelle un po' più costose di Sony.

In catalogo ci sono dei kit d'allarme già pronti per l'installazione ad un prezzo di 1200 euro circa per quello base. E' compresa la centralina 310-21I (senza combinatore), due sensori volumetrici 171-21I , una Sirena da esterno. A questi prezzi bisogna aggiungere il costo per il telecomando se desiderato e dell' installazione.

In alternativa, in offerta su Amazon, c'è  questo Kit a controllo remoto composto da centrale, 6 sensori wireless, 7 contatti magnetici e sirena cablata alimentata con pannello fotovoltaico, foto sotto.



Catalogo e prezzi Daitem:
a questo indirizzo potete consultare la lista completa dei prodotti Daitem.

Ci sono come detto anche le camere Ip di Logitech, ad esempio la ALERT 700E OUTDOOR con un prezzo di 320 euro che può essere montata anche all' esterno e restituisce una visione notturna fino a 30 metri al buio. La telecamera si conette wifi al vostro impianto e trasmette via Internet le immagini.

Nel catalogo anche le nuove telecamere di Sony Ipela, ad esempio la SNC-DH110B nera da 210 euro. Si tratta di una camera Dome, a cupola, resistente ad atti vandalici che trasmette a 720P per 30FPS con risoluzione 1280X960.

Camere ip professionali:

la Sony SNC-CH120 ha un obiettivo varifocale da da 2,8 a 8 mm. Risoluzione di 1329 x 1049, ha un angolo di visualizzazione che varia da Da 96,5° a 33,9°. Ha la funzione Image motion detection che riconosce un soggetto umano in movimento ed invia un allarme alla centralina che avvisa il proprietario. I falsi allarmi causati dai rumori e dai movimenti ripetitivi di animali o cose vengono ridotti al minimo grazie a un sofisticato algoritmo di Sony. Inoltre, utilizzando le telecamere con registratori o software compatibili con la piattaforma DEPA, è possibile utilizzare diverse funzioni di filtro per attivare gli allarmi su parametri di movimenti specifici, come il superamento di una barriera virtuale. Prezzo a partire da 600 euro.

Antifurti per la casa Bentel, prezzi e prodotti

Bentel è una delle aziende leader nel settore della produzione di allarmi ed antifurti senza fili o cablati per la casa, uffici ed aziende. Si divide il mercato italiano insieme a Tecnoalarm, Diagral, Geotec e ad altre piccole realtà. Fa parte del Gruppo Tyco, multinazionale quotata alla borsa Nyse di New York e quindi può contare su un supporto mondiale. In catalogo ha sistemi completi di antifurto, i kit, oppure singoli pezzi che si possono connettere anche ad altre marche o lavorare stand-alone.

La serie Bw è quella che ci interessa da vicino perchè si tratta di componenti wireless che comunicano tra loro grazie ad un sistema di protezione anti intrusione denominato "Frequency Hopping Spread Spectrum". In pratica il sistema può "saltare" da una frequenza all' altra in caso di hacking.

Le centraline di Bentel: due i modelli BW64 e BW30. Si differenziano dalla quantità delle zone che possono controllare e della quantità di dispositivi che possono essere connessi, ad esempio sensori, radiochiavi, tastiere ecc. Hanno il combinatore telefonico integrato solo per la linea fissa, quello gsm deve essere acquistato a parte. Quindi in caso di allarme con la versione base la telefonata partirà solo utilizzando la linea PSTN. La copertura di queste centraline è di 2 km in campo libero ad un'altezza di 8 m e di 750 metri a 2 metri di altezza. In ogni caso possono essere acquistati dei ripetitori che estendono la portata.



Le alternative

su Amazon potete acquistare  KIT A3BSolar  composto da centrale, 6 sensori senza fili, 7 contatti magnetici e sirenza con cavo. Potete installarlo da soli. La centralina è dotata di combinatore gsm che vi avvisa via telefono in caso di intrusione. Possibilità anche di controllarlo da remoto con app via internet.

Rilevatori volumetrici: Bentel ha in catalogo sensori che hanno incorporata una telecamera con invio via GPRS delle immagini video. Rilevatori più semplici sono quelli con contatto magnetico da applicare alle porte e finestre e quelli a tenda per porte e finestre.

Sirene: da interno o esterno con avvisatore acustico si interfacciano senza fili all' impianto.

I tag di prossimità sono delle speciali chiavette che permettono di gestire l'allarme in casa senza codici utilizzando delle tastiere touch screen acquistabili a parte.

Prezzi: la centralina bw64 costa circa 500 euro, ma ci sono da aggiungere altri 250 euro per il combinatore gsm. I contatti magnetici costano circa 20 euro mentre i sensori partono da 50 euro l'uno.

Anche gli antifurti della Bentel godono delle detrazioni fiscali del 50%, vedi articolo, volute dal D.L Letta numero 63-2013, successivamente prorogati dalla legge di stabilità del governo Renzi, fino al 31 dicembre 2016, dopo tale data passeranno al 36%.


Come proteggere tramite allarme la porta di casa

Riceviamo e pubblichiamo questa richiesta:

Salve, devo proteggere la mia abitazione contro i furti. La parte più sensibile è la porta principale, solo da lì potrebbero entrare i malintenzionati visto che le finestre solo al quarto piano ed il balcone affaccia su una strada molto frequentata. Cosa mi consigliate per essere tranquillo quando mi assento? Ho una serratura piuttosto robusta con chiusura a paletto su e giù. Sto pensando di installare una porta blindata con chiave europea. Grazie.

Vediamo di rispondere al nostro lettore. L'installazione di una porta blindata come soluzione non è sbagliata. Il prezzo per l'investimento è notevole, ma ci viene chiesta una soluzione anche dal punto di vista degli allarmi.

Sulla porta si può intervenire con un contatto magnetico (vedi foto). Si incassano in maniera invisibile all'interno del telaio oppure internamente sui battenti della porta. Costano molto poco, nell' ordine di 30-40 euro e fanno partire un allarme sonoro in caso il contatto "venga aperto", ovvero se c'è un tentativo di apertura non autorizzata. Questa è la soluzione più economica che può essere associata all' installazione di un sensore inerziale di vibrazione che fa partire l'allarme in caso di "scasso" o "colpi". In quest'ultimo caso abbiamo bisogno anche di una centralina che gestisca il segnale di allarme e di una sirena acustica.

Per essere ancora più tranquilli potremmo installare un sensore di movimento volumetrico, magari a doppia tecnologia, sia a onde infrarossi che magnetiche, da piazzare davanti la porta, internamente. E' l'ultimo baluardo. Se il malintenzionato è entrato non potrà sfuggire al sensore che farà partire l'allarme.
Per prevenire ci sono anche gli spioncini elettronici da installare sulla porta che permettono di controllare anche via remoto, serve la connessione internet, chi abbiamo davanti la porta. 

Antifurti a fibra ottica



Molte aziende hanno sviluppato dei sistemi di allarme a fibra ottica sistemato in maniera perimetrale. Ad esso è solitamente demandato il compito di rilevare eventuali manovre tipiche di un tentativo di furto, con applicazione tanto esterna, quindi scavalcamento, sfondamento di una recinzione, asportazione di beni, quanto interna, come nel caso di penetrazione attraverso un muro.



Il principio di funzionamento è semplice: una qualunque sollecitazione meccanica della fibra ottica, oppure un' interruzione del circuito a cui sono legati i nostri oggetti da difendere, provocata da stimoli come pressioni, vibrazioni, taglio e movimenti, determina un'alterazione delle caratteristiche di trasmissione della luce all'interno della fibra. A questo punto un analizzatore laser rileva, processa ed esamina le variazioni di segnale generate dalla differenza tra il raggio di luce inviato e quello ricevuto, attraverso algoritmi software.


Il livello di controllo ed elaborazione è sofisticato e puntuale, tanto da riuscire a discriminare i segnali generati dai fenomeni naturali quali vento, pioggia, grandine e quant'altro. dai reali tentativi di violazione.
Inoltre, i parametri di rilevazione possono essere ottimizzati e personalizzati, secondo la logica dell'autoapprendimento del sistema che può dunque essere "istruito" in modo da riconoscere, come tentativi di intrusione, determinati comportamenti simulati durante la fase di taratura e riconosciuti in eventuali futuri fenomeni rilevabili. 


Tutto è coordinato da una unità centrale a cui sono connesse le periferiche, coadiuvata da un software di controllo utile a parametrizzare il sistema, visualizzare i segnali e memorizzarli su file, disponibili per eventuali successive verifiche e diagnosi.



Ad elevate prestazioni tecnologiche corrispondono performance superiori che si traducono in vantaggi che per la prima volta si affacciano al linguaggio della sicurezza: accuratezza, insensibilità, immunità, indipendenza, estendibilità.


La fibra ottica è attualmente l'unico supporto in grado di garantire un'accurata rilevazione
di intrusioni su recinzioni perimetrali, determinandone la natura e la sorgente. I sistemi di antifurto in fibra ottica vengono utilizzati anche per la protezione di moduli solari fotovoltaici, ad esempio questo della Litesun.
In tal senso è insensibile alle interferenze e non risente in alcun modo delle perturbazioni presenti in ambienti elettromagneticamente saturi.

Basandosi sull'analisi differenziale dei segnali, il sistema risulta, come detto, immune ai fenomeni naturali, all'azione di piccoli animali, ad atmosfere corrosive, infiammabili e/o sottoposte a temperature estreme.




Si intuisce come la percentuale di falsi allarmi tenda a ridursi, grazie anche alla taratura dei segnali eseguita a sistema installato, e quindi nelle reali condizioni d'esercizio, e per simulazione di ciò che si desidera venga segnalato.



I sistemi antintrusione a fibra ottica inoltre, presentano una notevole indipendenza, dato che non necessitano di alimentazione in campo; abbattono il rischio di scintille o deflagrazioni dovute ai tagli o ai contatti con altri materiali; schivano la possibilità di essere localizzati o manomessi annullando le probabilità di essere by-passati.Infine sono adattabili a qualunque fattispecie, dato che risultano estendibili a qualunque distanza ed integrabili con altri sistemi di sicurezza.


L'applicazione ha trovato un ampio consenso sia in termini di necessità oggettive, che come integrazione ad esigenze strutturali vincolanti (locali la cui sicurezza non è garantita dai sistemi standard), ponendosi da soluzione ideale anche per utilizzi specifici come la tutela delle aree fotovoltaiche. In questo caso la tecnologia a fibra ottica impedisce la rimozione e la manomissione di ogni singolo componente a salvaguardia della struttura e dell'investimento.

Quale antifurto scegliere con le finestre Aperte quando si è in casa

Spesso, durante la bella stagione, specialmente per coloro che abitano in una villa c'è l'esigenza di tenere le finestre aperte per far circolare l'aria a causa del troppo caldo e stare al contempo tranquilli senza la paura di trovarsi in casa un ladro o comunque un malintenzionato.

Essere ovvero protetti da un antifurto che dia l'allarme in caso qualcuno tenti di entrare dalla finestra, dal giardino o dal balcone, ma che non "scatti" ai nostri movimenti o al passaggio di un animale all' interno dell' abitazione.

Quale antifurto scegliere per le finestre?

Innanzitutto se disponiamo di sensori volumetrici all' interno delle stanze dobbiamo disattivarli. O meglio dobbiamo spegnere quelli relativi alle camere in cui ci troviamo a passare. Altrimenti, in maniera ovvia, l'allarme scatterebbe quando noi ci muoviamo per la casa. Non vogliamo che accada questo, avere un antifurto che genera falsi allarmi è come non possederlo, perchè alla fine andremo a disattivarlo.

Per le finestre esistono i sensori a tendina, ovvero dei rilevatori PIR, passivi a raggi infrarossi, che coprono l'area della finestra stessa. Si montano in alto, dove c'è la tapparella ed inviano un segnale di allarme alla centrale se qualcuno tenta di entrare.

Ci sono poi i contatti magnetici, molto economici. Si montano a coppia sulle due ante della finestra o porta finestra. Quando vengono allontanati, ovvero qualcuno tenta di aprire la finestra, il circuito si apre ed ecco che viene inviato un altro segnale di allarme. Entrambi possono essere connessi alla centralina con filo o wireless.

Barriere a raggi infrarossi per il perimetro esterno di casa


Dobbiamo quindi installare delle barriere perimetrali intorno all'area della casa. Solitamente si mettono nel giardino, a ridosso del muro di cinta, oppure lungo il balcone, ma bisogna vedere come è fatta la casa. Possono anche essere messe sotto il muro invece della nostra villa, tutto intorno, dove ci sono finestre e porte finestre. Sarebbe bene distanziarlo un po' però dal muro. Potremmo installarlo anche se abbiamo un portico all' inizio dello stesso.

Come funziona una barriera perimetrale: si tratta di una coppia di sensori posti uno di fronte all' altro che producono un fascio a raggi infrarossi passando dal trasmettitore ad un ricevitore. Ciò crea un muro invisibile, un filo sensibile al valicamento. Quando il ricevitore rileva una differenza di condizione all'interno del fascio (e quindi una possibile intrusione), il sistema inizia un'analisi dettagliata della situazione. 

Se il sistema considera il segnale come una reale intrusione invia un segnale di allarme alla centralina. In alternativa ai raggi infrarossi, se le condizioni sono tali da permetterlo, si possono utilizzare anche sensori a microonde.

Vantaggi: basso costo, facile installazione, invisibile all' esterno.

Svantaggi: un po' sensibile agli agenti atmosferici come pioggia, neve e nebbia che potrebbero ridurre la sua efficienza o creare falsi allarmi. 

Durante l'installazione dobbiamo stare attenti che non ci siano ostacoli tra emettitore e ricevitore, niente che possa bloccare il fascio elettromagnetico. Importante anche la "taratura". Il sistema non deve dare l'allarme quando si posa un uccellino all'interno della fascia protettiva, quando vola una foglia oppure passa un gatto.

Prezzi: una barriera perimetrale economica costa circa 70 euro per coprire circa 50-100 metri. Sono alimentate a batterie a lunga durata se wireless, oppure dalla corrente se si tratta di impianto filare. Quelle più professionali partono da 200 euro per 30 metri di copertura.


Videosorveglianza, quando si può effettuare senza ledere la Privacy

La videosorveglianza tramite telecamere è una componente fondamentale in un sistema di allarme o antifurto. Finchè si tratta della propria abitazione non ci sono problemi, video ed immagini si riferiscono alla proprietà esclusiva e privata della nostra casa, ma se le telecamere di sorveglianza vengono installate in un condominio dove c'è un flusso continuo di persone o inquadrano una strada, come ci si deve comportare? Le riprese si possono fare senza ledere la privacy altrui?

Il Garante della Privacy è l'organo deputato a difendere i dati sensibili che ci riguardano, è lui che disciplina alcune regole che, in ogni caso, sono state spesso reinterpretate dai giudici chiamati a discutere alcune cause.

Per quel che riguarda il trattamento dei dati personali ci si rifà alla direttiva Europea 46 dell' ottobre 1995 applicata anche dal Parlamento Italiano. Per le videoriprese nello specifico il Garante si è espresso più volte formulando le direttive finali nel 2010.

Innanzitutto i dati registrati (devono essere protetti dall' accesso non autorizzato), video ed immagini, devono essere distrutti entro poche ore o al massimo entro 24 ore. a meno che non si tratti di investigazioni giudiziarie o di Polizia.

Tutti coloro che saranno video sorvegliati (a meno che non si tratti di telecamere per la sicurezza pubblica) devono essere avvertiti tramite cartelli (quello in foto) posti prima della zona sorvegliata.

Le webcam turistiche (come ci si comporta con la privacy): i volti di coloro che sono ripresi non devono essere identificabili.

Videosorveglianza del lavoro: i lavoratori non possono essere sorvegliati nell'esercizio del loro lavoro anche se c'è una deroga: "telecamere possono essere installate se c'è un accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna".

In ogni caso telecamere non possono essere installate in alcuni luoghi come bagni, spogliatoi, camerini ecc.

Telecamere sulle autostrade e privacy: gli impianti elettronici di rilevamento in questo caso devono essere usato solo per i casi in cui risultino non rispettate le disposizioni in materia di circolazione stradale, non per altri scopi quindi.

Il Commutatore Telefonico Gsm o LInea Fissa per Antifurti

Abbiamo installato il nostro antifurto senza fili. E' tutto funzionante e, grazie ai sensori volumetrici e perimetrali e alle telecamere, controlla che nessuno sia entrato nelle zona protetta. Come fa però a dare l'allarme se c'è un malintenzionato che sta tentando, oppure già l'ha fatto, di penetrare nella nostra abitazione? Come ci avverte? Un modo di richiamare l'attenzione è sicuramente quello di far scattare la sirena acustica e visiva. E' il deterrente più utilizzato. Il suono martellante della sirena serve a far scappare i ladri e a mettere in guardia i vicini. Alcune telecamere, vedi la guida alla scelta, poi possono connettersi ad Internet ed inviare una mail in caso di “sospetto movimento” nella zona videosorvegliata. Ma c'è un componente molto importante che permette più di tutti gli altri di avvertirci, si tratta del commutatore telefonico detto anche combinatore. E' spesso installato nelle centraline di allarme. Può essere però anche comprato a parte e collegato con la centralina via filo. 

IL commutatore non fa che avvertirci, tramite linea telefonica o tramite linea mobile Gsm, quando scatta l'antifurto. Lo fa attraverso dei messaggi preregistrati oppure sms. Noi a quel punto possiamo interagire con la testiera del telefono e disattivarlo, oppure metterci in ascolto di quello che avviene in casa grazie ai microfoni della centralina. I commutatori telefonici possono gestire da 4 a 16 numeri, uno dei quali connesso alle forze dell' ordine. 

Il messaggio pre registrato comunicherà a Polizia o Carabinieri che “qualcuno sta tentando di entrare nell' abitazione del Signor (riferimenti di indirizzo)". Per effettuare il collegamento con le forze dell' ordine basta una richiesta scritta. Molte centraline hanno dei combinatori che possono gestire diversi messaggi a seconda del tipo di allarme che devono inviare, ad esempio un tentativo di effrazione di una porta, di una finestra, un allarme incendio ecc. 

Insomma, nell' installazione di un antifurto per la casa il commutatore telefonico non deve mancare, costa poco (da 20 a 150 euro) è di difficile sabotaggio e garantisce il monitoraggio costante delle proprie proprietà. Le marche più famose che producono questo prodotto sono Diagral, Tecno alarm, Lince, Davman ecc.

Allarmi per porte e finestre come controllare le intrusioni

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Porte e Finestre sono i punti più vulnerabili della nostra casa. Da lì possono entrare i potenziali malviventi, per cui è li che dobbiamo avere particolare attenzione per proteggere l'abitazione. Le porte blindate danno una buona sicurezza, specie con la serratura europea, le inferriate alle finestre pure, ma possono essere tagliate, specie se i ladri possono agire indisturbati in un posto isolato, come ad esempio una casa di campagna.

I sistemi anti intrusione per le finestre fanno uso di semplici sensori magnetici. Sono degli apparati molto economici, i modelli più semplici costano un decina di euro, quelli più sofisticati circa 50 euro.

Il funzionamento è spartano. Due contatti magnetici posti nei due battenti della finestra, quando il contatto si apre, ovvero quando la finestra si apre, fanno partire l'allarme. I modelli più economici hanno un piccolo altoparlante ed il suono esce da lì, è percepibile all'interno della casa. Per una protezione più completa c'è bisogno però di quelli wireless che comunicano con la centralina dell' antifurto tramite le due frequenze wireless, 433 e 868 Mhz. In quest'ultimo caso l'impulso di allarme sarà gestito dalla centrale che attiverà l'allarme acustico, visivo e anche con una chiamata tramite combinatore telefonico.

Anche in caso di forzatura di tapparelle e serrande possono essere utilizzati i sensori anti intrusione, così come quelli anti percussione in caso di rottura dei vetri.

Sono dotati di pile alcaline per il funzionamento, quindi completamente autonomi.  

L'importanza dei Sensori Volumetrici

I sensori volumetrici sono molto importanti all' interno di un' installazione di un allarme senza fili. In poche parole sono quelli che rilevano un movimento all' interno della casa e fanno scattare l'antifurto. Insomma "vedono" se c'è un ladro leggendo la variazione termica di calore, questo se sono di tipo Pir ad infrarossi.

Se invece abbiamo un sensore a microonde funzionano in maniera diversa, piú sotto ne parliamo in maniera approfondita.

Facciamo un passo indietro però. Polemicamente qualcuno potrebbe affermare che il compito di un buon allarme è quello di tenere lontani i malintenzionati dalla nostra casa, di non farli entrare. Una volta dentro purtroppo il pasticcio, chiamiamolo così, è fatto. E' vero, lo shock di trovarsi faccia a faccia con un estraneo è devastante, ma i sensori sono l'ultimo step e comunque possono essere montati anche all' aperto, in giardino oppure lungo il muro perimetrale.

Lì dove non sono riuscite le porte blindate, le inferriate, le barriere perimetrali, i contatti magnetici alle finestre, ci riuscirà il sensore volumetrico che li farà scappare. I sensori infatti, dal momento della rilevazione di un corpo in una stanza, ci mettono dai 7 ai 30 secondi (a seconda del settaggio) per inviare l'allarme alla centralina.


Come funzionano i sensori volumetrici:

partiamo con qualche semplice concetto di fisica. Ogni corpo umano è caldo ed emette delle radiazioni. Queste radiazioni vengono captate dal sensore Pir Passivo a raggi infrarossi di cui è dotato il sensore volumetrico. Alcuni prodotti combinano sia la tecnologia infrarossi che quella a micro onde, ovvero radiazioni, elettro magnetiche. In quest'ultimo caso i sensori costano di più perchè più precisi, più sensibili ai falsi allarmi, in poche parole più affidabili. Il costo è poi influenzato dalla lente, la Fresnel più economica e quella "mirror", a specchio, più costosa.

Si chiamano "sensori pir passivi" perchè leggono passivamente la variazione di calore di un corpo umano a differenza di quelli attivi, ad esempio le barriere perimetrali, che ricevono attivamente anche una risposta di segnale.

Meglio un Sensore Pir o un Doppia tecnologia a Microonde

dipende dal contesto che va attentamente analizzato con un installatore preparato o facendo delle prove. I Pir sono disturbati da variazioni di calore e da illuminazione diretta. Quindi attenzione se abbiamo internamente camini, forni, ma anche specchi che riflettono. I doppia tecnologia che utilizzano le microonde possono essere "ingannati" da un disturbo magnetico.

I sensori volumetrici per gli appartamenti sono abbastanza economici, possono essere installati a muro e coprono l'area di una stanza generalmente. Riescono a distinguere se sta passando un gatto, cane o uccello (funzione pet immune) oppure una persona, in caso di installazione all' aperto se è il vento che fa muovere un oggetto oppure no. Quelli da esterno o per un controllo industriale costano di più, devono resistere alle intemperie e spesso prevedono dei sistemi di antisabotaggio o antispostamento. Importante è leggere sull'etichetta il grado Ip di protezione composto da due numeri.
Un Ip 66 è protetto contro acqua ad ondate e polvere.

Sono autoalimentati con batterie a basso consumo, oppure con elettricità in caso di collegamento filare. In alcuni rari casi hanno un sistema con pannello solare per la ricarica delle pile.

Prezzi:

gli economicissimi 10-20 euro, economici 30-50 euro, poi si sale superando i 100 euro. Un costo maggiore hanno i sensori attivi-passivi installati a coppie per creare delle barriere anti intrusione a raggi infrarossi. Quelli passivi esterni di Tecnoalarm hanno un prezzo che arriva a 200 euro per singolo componente.

Incentivi Fiscali per l'acquisto di un allarme

AGGIORNAMENTO: gli incentivi sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2013 (decreto legge numero 63 del 2013, cosiddetto dl Letta).

Il d.l.del 22-6-2012 numero 83 ha regolamentato i nuovi incentivi fiscali edilizi che riguardano anche gli impianti di allarme di case, abitazioni e negozi. Chi acquista ed installa questi prodotti ha diritto ad una detrazione del 50% sulla spesa spalmabile in 10 rate annuali di egual valore. Cerchiamo di vedere nel dettaglio il provvedimento governativo.

Misure urgenti per la crescita del paese:
così si chiama il decreto. In particolare si possono detrarre fino a 96 mila euro di spesa. Le detrazioni sono pari al 50% fino al 30 giugno 2013, successivamente saranno ridotte al 36% e riguardano:

- acquisto ed installazione di sistemi di antifurto di qualsiasi tipo;
- acquisto di cassaforte;
- acquisto di cancelletti, saracinesce ed inferriate per le finestre;
- acquisto di sistemi di videosorveglianza;
- acquisto di tapparelle metalliche per vetrate;
- acquisto di vetri antisfondamento.

Non possono essere detratte le spese sostenute per contratti stipulati con istituti di sorveglianza, ad esempio Metronotte.

A prescindere dall' età le detrazioni devono essere spalmate in 10 anni e possono usufruirne i proprietari, i locatari, coloro che hanno la nuda proprietà oppure l'usufrutto. Soci di società semplici, familiare convivente del proprietario dell' immobile.

Iva agevolata al 10%:
non ci sono solo le detrazioni, ma anche l'iva al 10%, solo però su una parte dei beni significativi. Ovvero sulla differenza tra il totale della spesa compresa l'installazione e del prezzo dei beni significativi. 

Esempio:

-installazione allarme 2000 euro;
-spesa beni significativi, ovvero allarme: 1000 mila euro.  L'iva al 10% si applica su (2000 – 1000), ovvero 1000 euro.


Per maggiori info il decreto completo.

Prezzi allarmi per la casa e uffici Tecnoalarm

Tecnoalarm, azienda italiana con sede a San Mauro Torinese che si occupa di impiantistica relativa ad antifurti ed allarmi, è una delle più quotate nel settore. I suoi prodotti sono di grande fattura proposti ad un prezzo sicuramente non contenuto ma in linea con la qualità dei prodotti che propone. Sul perchè scegliere un antifurto di qualità rispetto ad un altro e sul prezzo giusto da spendere vi rimandiamo all'apposito articolo.
Andiamo a scoprire i prodotti più interessanti presenti in catalogo.

TSP 7000 BIO TV: si tratta di una console da 7 pollici con touchscreen a controllo biometrico, che riconosce le impronte digitali dell' operatore che sarà preposto all' utilizzo. Si connette via Ethernet all'impianto di antifurto e possiede porta Usb per connettere le chiavette. Prezzi a partire da 400 euro.

Centralina TP16-512 GSM: può controllare fino a 256 zone della casa sia con cavo oppure senza fili, wireless. Si connette alla sirena dell' allarme e presenta un combinatore telefonico Gsm per la chiamata in caso di tentato furto con funzioni di sintesi vocale. Prezzi a partire da 600 euro. 

 Telecamere Dome FD7131: telecamera a cupola per il controllo e la videosorveglianza di parti della casa o di un negozio. E' quella più economica, prezzo 100 euro, con risoluzione Vga 640x480, visione notturna con led inclusi. La PZ7121 invece è multifocale con risoluzione (704x576 dpi) si connette a muro o a soffitto. La IP7361 invece è una telecamera Bullet multifocale 0,2 lux con una risoluzione massima di 1600x1200 dpi per un prezzo di 300 euro. 

 NVR8301: è un NVR, Network Video Recorder, che gestisce fino ad 8 telecamere. Sul monitor connesso sarà possibile vedere in contemporanea tutte le immagini trasmesse dalle telecamere. Possibilità di registrazione video in Mjpeg. Prezzo a partire da 900 euro.

Quale tipo di allarme senza fili installare

Una volta che abbiamo deciso di proteggere la nostra casa dall' intrusione di ladri e malintenzionati dobbiamo  orientarci sull'antifurto. La domanda che ci poniamo maggiormente riguarda il tipo di allarme.

Quale scegliere? Meglio cablato o senza fili, wireless? Qual'è il prezzo giusto da spendere. Ci sono sistemi di allarme completi proposti a 1000 euro che comprendono centralina, sensori, telecamere, sirene acustiche e visive e combinatore. Altre ditte invece per quel prezzo propongono solo la centralina. Quali sono i costi giusto. Vediamo un po' di fare chiarezza.

Meglio un antifurto wireless o cablato:
dipende se l'installazione viene fatta nel contesto di una ristrutturazione edilizia oppure no. Nel primo caso quello cablato è un'ottima soluzione perchè gli installatori hanno l'opportunità di progettare canaline senza dover rompere i muri. La soluzione senza fili è di facile realizzazione perchè non ha bisogno di buchi e tracce, anche se costa un po' di più. Un antifurto con fili, in caso di malfunzionamento, è più difficile da "sistemare", pensate se si devono controllare tutti i fili, bisogna tirarli fuori dalle canaline e sostituirli.

I puristi vogliono solo usare i sistemi filari perchè piu' sicuri da interferenze. E' una cosa vera, inoltre i componenti wireless, ad esempio i sensori di movimento,  devono essere alimentati con batteria e consumano di piu'.

I prodotti cinesi:
giustificare un prezzo alto per un antifurto col fatto che è "made in Italy" piuttosto che prodotto in Cina è una "furbata" degli installatori. Ormai anche le grosse marche producono in Cina e la differenza di qualità di un prodotto rispetto ad un altro non risiede, in tempo di globalizzazione, nella localizzazione di produzione. Ci sono prodotti scadenti cinesi come prodotti scadenti italiani. 

Il prezzo giusto per un allarme:
dipende dalle esigenze della propria casa, appartamento, villa o negozio. Proviamo a fare degli esempi. Per un sistema composto da centralina con combinatore, chiave telecomando, una ventina di sensori per porte e finestre, sirena allarme e visiva, più due barriere perimetrali per balconi si possono spendere, installazione compresa tra i 1500 e 2000 euro.

Si paga in più per:
come detto diffidate da chi dice è "made in Italy" giustificando un prezzo alto. La cosiddetta "tropicalizzazione". Si tratta di un trattamento, che utilizza una particolare vernice che non fa ossidare il sistema di allarme ed è anticondensa. Un trattamento molto economico, che anche in questo caso, non giustifica il prezzo alto.

Antifurto in tripla frequenza: costa sicuramente di più a quello in doppia frequenza per garantire una maggiore sicurezza, ma ci sono sistemi anche con una sola frequenza 433 o 868 Mhz dotati di sistema anti jamming di saturazione banda che vanno molto bene.