Antifurti a fibra ottica



Molte aziende hanno sviluppato dei sistemi di allarme a fibra ottica sistemato in maniera perimetrale. Ad esso è solitamente demandato il compito di rilevare eventuali manovre tipiche di un tentativo di furto, con applicazione tanto esterna, quindi scavalcamento, sfondamento di una recinzione, asportazione di beni, quanto interna, come nel caso di penetrazione attraverso un muro.



Il principio di funzionamento è semplice: una qualunque sollecitazione meccanica della fibra ottica, oppure un' interruzione del circuito a cui sono legati i nostri oggetti da difendere, provocata da stimoli come pressioni, vibrazioni, taglio e movimenti, determina un'alterazione delle caratteristiche di trasmissione della luce all'interno della fibra. A questo punto un analizzatore laser rileva, processa ed esamina le variazioni di segnale generate dalla differenza tra il raggio di luce inviato e quello ricevuto, attraverso algoritmi software.


Il livello di controllo ed elaborazione è sofisticato e puntuale, tanto da riuscire a discriminare i segnali generati dai fenomeni naturali quali vento, pioggia, grandine e quant'altro. dai reali tentativi di violazione.
Inoltre, i parametri di rilevazione possono essere ottimizzati e personalizzati, secondo la logica dell'autoapprendimento del sistema che può dunque essere "istruito" in modo da riconoscere, come tentativi di intrusione, determinati comportamenti simulati durante la fase di taratura e riconosciuti in eventuali futuri fenomeni rilevabili. 


Tutto è coordinato da una unità centrale a cui sono connesse le periferiche, coadiuvata da un software di controllo utile a parametrizzare il sistema, visualizzare i segnali e memorizzarli su file, disponibili per eventuali successive verifiche e diagnosi.



Ad elevate prestazioni tecnologiche corrispondono performance superiori che si traducono in vantaggi che per la prima volta si affacciano al linguaggio della sicurezza: accuratezza, insensibilità, immunità, indipendenza, estendibilità.


La fibra ottica è attualmente l'unico supporto in grado di garantire un'accurata rilevazione
di intrusioni su recinzioni perimetrali, determinandone la natura e la sorgente. I sistemi di antifurto in fibra ottica vengono utilizzati anche per la protezione di moduli solari fotovoltaici, ad esempio questo della Litesun.
In tal senso è insensibile alle interferenze e non risente in alcun modo delle perturbazioni presenti in ambienti elettromagneticamente saturi.

Basandosi sull'analisi differenziale dei segnali, il sistema risulta, come detto, immune ai fenomeni naturali, all'azione di piccoli animali, ad atmosfere corrosive, infiammabili e/o sottoposte a temperature estreme.




Si intuisce come la percentuale di falsi allarmi tenda a ridursi, grazie anche alla taratura dei segnali eseguita a sistema installato, e quindi nelle reali condizioni d'esercizio, e per simulazione di ciò che si desidera venga segnalato.



I sistemi antintrusione a fibra ottica inoltre, presentano una notevole indipendenza, dato che non necessitano di alimentazione in campo; abbattono il rischio di scintille o deflagrazioni dovute ai tagli o ai contatti con altri materiali; schivano la possibilità di essere localizzati o manomessi annullando le probabilità di essere by-passati.Infine sono adattabili a qualunque fattispecie, dato che risultano estendibili a qualunque distanza ed integrabili con altri sistemi di sicurezza.


L'applicazione ha trovato un ampio consenso sia in termini di necessità oggettive, che come integrazione ad esigenze strutturali vincolanti (locali la cui sicurezza non è garantita dai sistemi standard), ponendosi da soluzione ideale anche per utilizzi specifici come la tutela delle aree fotovoltaiche. In questo caso la tecnologia a fibra ottica impedisce la rimozione e la manomissione di ogni singolo componente a salvaguardia della struttura e dell'investimento.