Il Commutatore Telefonico Gsm o LInea Fissa per Antifurti

Abbiamo installato il nostro antifurto senza fili. E' tutto funzionante e, grazie ai sensori volumetrici e perimetrali e alle telecamere, controlla che nessuno sia entrato nelle zona protetta. Come fa però a dare l'allarme se c'è un malintenzionato che sta tentando, oppure già l'ha fatto, di penetrare nella nostra abitazione? Come ci avverte? Un modo di richiamare l'attenzione è sicuramente quello di far scattare la sirena acustica e visiva. E' il deterrente più utilizzato. Il suono martellante della sirena serve a far scappare i ladri e a mettere in guardia i vicini. Alcune telecamere, vedi la guida alla scelta, poi possono connettersi ad Internet ed inviare una mail in caso di “sospetto movimento” nella zona videosorvegliata. Ma c'è un componente molto importante che permette più di tutti gli altri di avvertirci, si tratta del commutatore telefonico detto anche combinatore. E' spesso installato nelle centraline di allarme. Può essere però anche comprato a parte e collegato con la centralina via filo. 

IL commutatore non fa che avvertirci, tramite linea telefonica o tramite linea mobile Gsm, quando scatta l'antifurto. Lo fa attraverso dei messaggi preregistrati oppure sms. Noi a quel punto possiamo interagire con la testiera del telefono e disattivarlo, oppure metterci in ascolto di quello che avviene in casa grazie ai microfoni della centralina. I commutatori telefonici possono gestire da 4 a 16 numeri, uno dei quali connesso alle forze dell' ordine. 

Il messaggio pre registrato comunicherà a Polizia o Carabinieri che “qualcuno sta tentando di entrare nell' abitazione del Signor (riferimenti di indirizzo)". Per effettuare il collegamento con le forze dell' ordine basta una richiesta scritta. Molte centraline hanno dei combinatori che possono gestire diversi messaggi a seconda del tipo di allarme che devono inviare, ad esempio un tentativo di effrazione di una porta, di una finestra, un allarme incendio ecc. 

Insomma, nell' installazione di un antifurto per la casa il commutatore telefonico non deve mancare, costa poco (da 20 a 150 euro) è di difficile sabotaggio e garantisce il monitoraggio costante delle proprie proprietà. Le marche più famose che producono questo prodotto sono Diagral, Tecno alarm, Lince, Davman ecc.

Allarmi per porte e finestre come controllare le intrusioni

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Porte e Finestre sono i punti più vulnerabili della nostra casa. Da lì possono entrare i potenziali malviventi, per cui è li che dobbiamo avere particolare attenzione per proteggere l'abitazione. Le porte blindate danno una buona sicurezza, specie con la serratura europea, le inferriate alle finestre pure, ma possono essere tagliate, specie se i ladri possono agire indisturbati in un posto isolato, come ad esempio una casa di campagna.

I sistemi anti intrusione per le finestre fanno uso di semplici sensori magnetici. Sono degli apparati molto economici, i modelli più semplici costano un decina di euro, quelli più sofisticati circa 50 euro.

Il funzionamento è spartano. Due contatti magnetici posti nei due battenti della finestra, quando il contatto si apre, ovvero quando la finestra si apre, fanno partire l'allarme. I modelli più economici hanno un piccolo altoparlante ed il suono esce da lì, è percepibile all'interno della casa. Per una protezione più completa c'è bisogno però di quelli wireless che comunicano con la centralina dell' antifurto tramite le due frequenze wireless, 433 e 868 Mhz. In quest'ultimo caso l'impulso di allarme sarà gestito dalla centrale che attiverà l'allarme acustico, visivo e anche con una chiamata tramite combinatore telefonico.

Anche in caso di forzatura di tapparelle e serrande possono essere utilizzati i sensori anti intrusione, così come quelli anti percussione in caso di rottura dei vetri.

Sono dotati di pile alcaline per il funzionamento, quindi completamente autonomi.  

L'importanza dei Sensori Volumetrici

I sensori volumetrici sono molto importanti all' interno di un' installazione di un allarme senza fili. In poche parole sono quelli che rilevano un movimento all' interno della casa e fanno scattare l'antifurto. Insomma "vedono" se c'è un ladro leggendo la variazione termica di calore, questo se sono di tipo Pir ad infrarossi.

Se invece abbiamo un sensore a microonde funzionano in maniera diversa, piú sotto ne parliamo in maniera approfondita.

Facciamo un passo indietro però. Polemicamente qualcuno potrebbe affermare che il compito di un buon allarme è quello di tenere lontani i malintenzionati dalla nostra casa, di non farli entrare. Una volta dentro purtroppo il pasticcio, chiamiamolo così, è fatto. E' vero, lo shock di trovarsi faccia a faccia con un estraneo è devastante, ma i sensori sono l'ultimo step e comunque possono essere montati anche all' aperto, in giardino oppure lungo il muro perimetrale.

Lì dove non sono riuscite le porte blindate, le inferriate, le barriere perimetrali, i contatti magnetici alle finestre, ci riuscirà il sensore volumetrico che li farà scappare. I sensori infatti, dal momento della rilevazione di un corpo in una stanza, ci mettono dai 7 ai 30 secondi (a seconda del settaggio) per inviare l'allarme alla centralina.


Come funzionano i sensori volumetrici:

partiamo con qualche semplice concetto di fisica. Ogni corpo umano è caldo ed emette delle radiazioni. Queste radiazioni vengono captate dal sensore Pir Passivo a raggi infrarossi di cui è dotato il sensore volumetrico. Alcuni prodotti combinano sia la tecnologia infrarossi che quella a micro onde, ovvero radiazioni, elettro magnetiche. In quest'ultimo caso i sensori costano di più perchè più precisi, più sensibili ai falsi allarmi, in poche parole più affidabili. Il costo è poi influenzato dalla lente, la Fresnel più economica e quella "mirror", a specchio, più costosa.

Si chiamano "sensori pir passivi" perchè leggono passivamente la variazione di calore di un corpo umano a differenza di quelli attivi, ad esempio le barriere perimetrali, che ricevono attivamente anche una risposta di segnale.

Meglio un Sensore Pir o un Doppia tecnologia a Microonde

dipende dal contesto che va attentamente analizzato con un installatore preparato o facendo delle prove. I Pir sono disturbati da variazioni di calore e da illuminazione diretta. Quindi attenzione se abbiamo internamente camini, forni, ma anche specchi che riflettono. I doppia tecnologia che utilizzano le microonde possono essere "ingannati" da un disturbo magnetico.

I sensori volumetrici per gli appartamenti sono abbastanza economici, possono essere installati a muro e coprono l'area di una stanza generalmente. Riescono a distinguere se sta passando un gatto, cane o uccello (funzione pet immune) oppure una persona, in caso di installazione all' aperto se è il vento che fa muovere un oggetto oppure no. Quelli da esterno o per un controllo industriale costano di più, devono resistere alle intemperie e spesso prevedono dei sistemi di antisabotaggio o antispostamento. Importante è leggere sull'etichetta il grado Ip di protezione composto da due numeri.
Un Ip 66 è protetto contro acqua ad ondate e polvere.

Sono autoalimentati con batterie a basso consumo, oppure con elettricità in caso di collegamento filare. In alcuni rari casi hanno un sistema con pannello solare per la ricarica delle pile.

Prezzi:

gli economicissimi 10-20 euro, economici 30-50 euro, poi si sale superando i 100 euro. Un costo maggiore hanno i sensori attivi-passivi installati a coppie per creare delle barriere anti intrusione a raggi infrarossi. Quelli passivi esterni di Tecnoalarm hanno un prezzo che arriva a 200 euro per singolo componente.